Comunicato del PSI Varese sulla violenza di Cardano
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Saronno
Federazione PSI Varese 03/07/2013
L'aggressore sospeso per peculato, implicato negli illeciti che tempo fa avevano coinvolto alcuni vigili urbani dediti a coprire con timbrature false colleghi assenti dal servizio, riteneva di essere vittima della severità degli amministratori. In realtà, Laura Prati e Costantino Jametti avevano applicato le decisioni del comitato di disciplina che aveva sospeso dal servizio il dipendente comunale, responsabile degli illeciti.
Quanto accaduto a Cardano dimostra che in Italia esistono rigorosi amministratori, rispettosi della legge, che non intendono accettare compromissioni di sorta. A loro va tutto il nostro apprezzamento e il nostro sostegno.
L'attentatore non è una vittima della questione sociale, ma un dipendente pubblico, un fanatico amante delle armi da fuoco, che mal sopportava l'idea che amministratori onesti e integri avessero fatto rispettare le regole del gioco, il corretto funzionamento della cosa pubblica. Il rispetto della legalità è pertanto al centro della vicenda. Gli amministratori pagano perché non hanno voluto sottomettersi ad equivoche richieste.
A entrambi, a cui siamo particolarmente vicini in questo momento difficile della loro vicenda di amministratori e dirigenti politici, auguriamo una pronta guarigione con l'auspicio di rivederli presto nel Palazzo comunale di Cardano.
Alle loro famiglie esprimiamo la nostra vicinanza. A Costantino Jametti, membro del direttivo provinciale del PSI varesino e a Laura Prati, presidente del Pd provinciale, va tutta la nostra solidarietà.
Quanto sia diventato difficile e a volte pericoloso per un amministratore locale lavorare, oggi, per il bene comune, nella legalità, è l'amara conclusione di questa tragica vicenda.
Beppe Nigro
Segretario provinciale PSI Varese