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Il ministro Cécile Kyenge in visita a Saronno

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Articolo in: - Comunicati  

Saronno

Valeria Valioni - Francesco Licata 19/01/2014

Il ministro Cécile Kyenge in visita a Saronno Valeria Valioni - Francesco Licata
Lunedì 20 gennaio la nostra città avrà il piacere e l'onore di ospitare una visita della ministra per l'integrazione Cécile Kyenge; presso il Teatro incontrerà una delegazione delle scuole medie superiori di Saronno, amministratori ed autorità civili, religiose e militari ed esponenti delle associazioni e della società civile del territorio e della Provincia che operano attivamente per sostenere l'integrazione delle persone immigrate. L'incontro sarà moderato dal giornalista Gad Lerner e vedrà la partecipazione di Don Virginio Colmegna, della Casa della Carità di Milano.
 

Sarà un momento di dialogo e di scambio di conoscenze sulle iniziative e sul lavoro che le Istituzioni (scuole, amministrazioni locali) e il volontariato assicurano alla società per favorire i processi di inclusione e di partecipazione da parte dei nuovi cittadini.
Sarà anche l’occasione per ascoltare le nuove norme e azioni che il Governo intende mettere in campo per quanto riguarda le politiche per l’immigrazione; le leggi emanate nel ventennio precedente sono infatti inadeguate a quanto l’Europa chiede ad un Paese democratico ed economicamente sviluppato e si sono rivelate totalmente inefficaci nel regolare un fenomeno storico inarrestabile, che deve essere governato ed indirizzato nella giusta direzione.

Nel 22° rapporto del Dossier statistico di Caritas e Migranti (2012) si afferma: “Le migrazioni sono un fenomeno inevitabile in un mondo attraversato da crisi politiche ed economiche e segnato dalla diseguale distribuzione della ricchezza; …è certo che l’immigrazione continuerà a crescere. Secondo le previsioni sul futuro demografico del paese, nel 2065 la popolazione complessiva (61,3 milioni di residenti) sarà l’esito di una diminuzione degli italiani di 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite e 40 milioni di decessi) e di un saldo positivo di 12 milioni delle migrazioni: in questo nuovo scenario demografico gli stranieri supereranno i 14 milioni…. il quadro socio-statistico sollecita l’adozione di misure in grado di raggiungere obiettivi quali il recupero dal sommerso, la qualificazione dei nuovi cittadini, la stabilizzazione del loro soggiorno, la semplificazione della burocrazia e il potenziamento delle misure di inserimento “.

Un primo passo è stato fatto con l'approvazione in commissione Giustizia del Senato, con il parere favorevole del governo, di un emendamento che delega al governo stesso l'abrogazione del reato di clandestinità, norma che contrasta con i principi del nostro sistema giuridico, sanzionando non un reato ma una condizione umana.

Attualmente in Italia gli immigrati sono circa cinque milioni di persone appartenenti ad oltre 100 popoli diversi, composti da famiglie giovani con figli, da lavoratori e lavoratrici, per metà donne. I minori nel 2012 erano 864.000. Nel 1990 erano 50.000.
50.000 – 864.000: in queste cifre è scritto il cambiamento che l’Italia ha vissuto nell’arco di 20 anni. Questi bambini e ragazzi crescono con i nostri figli, frequentano le stesse scuole, i medesimi centri sportivi, le stesse piazze, gli stessi luoghi di ritrovo.
Sono italiani di fatto, ma stranieri per la legge perché la nostra legge sulla cittadinanza obbliga a risiedere in modo continuativo per 18 anni nel nostro Paese prima di poter rivolgere la domanda per ottenerla.

In nessuno stato europeo esiste una legge così ostile nei confronti dei minori. I Consigli Comunali di Saronno e di Caronno P. hanno recentemente approvato due risoluzioni per la concessione della cittadinanza onoraria, con puro valore simbolico, ai minori stranieri nati in Italia e residenti regolarmente nei nostri due Comuni: come tanti altri comuni abbiamo voluto dare un segnale al nostro Parlamento ed al Governo: le comunità locali sono spesso “più avanti” degli organi di potere centrale.

Gli alunni figli di immigrati sono il 7% della popolazione scolastica. Prezioso è il lavoro silenzioso degli insegnanti che fanno della scuola pubblica italiana una formidabile fucina della convivenza e che dimostrano concretamente come la mescolanza sia una strada che offre opportunità formative straordinarie anche per i ragazzi italiani

L’immigrazione sta cambiando la nostra società. È un cambiamento profondo che coinvolge i quartieri delle città, i comuni, le scuole, le aziende, gli ospedali. Certo in questa Italia c’è chi ha paura degli immigrati, chi è prigioniero dei propri pregiudizi, ma c’è anche chi ha saputo combattere la paura, chi guarda in faccia la realtà, chi affida a queste donne e uomini stranieri i propri cari da curare ed accudire. C’è chi costruisce, senza proclami o rumore, una civile convivenza quotidiana. I protagonisti dell’Italia della convivenza sono i lavoratori e le lavoratrici, il giardiniere, la colf, la babysitter, la badante, le famiglie che diventano datori di lavoro, gli insegnanti, le piccole e le grandi imprese, il sindacato, gli enti locali, il volontariato con il suo continuo e prezioso lavoro quotidiano a sostegno delle famiglie straniere. Tutto ciò realizza, giorno dopo giorno, una convivenza fatta di integrazione sociale, educazione interculturale, interazione e reciprocità, condivisione di diritti e doveri, promozione della partecipazione alla vita pubblica. L’integrazione è un processo che permea tutta la società coinvolgendo la dimensione economica, sociale, politica e religiosa.
Alcune di queste realtà locali si manifesteranno a Saronno il giorno 20 alla ministra Cécile Kyenge, che coraggiosamente affronta ogni giorno la durezza delle aggressioni verbali di contenuto razzista che da ogni parte, anche da autorevoli banchi istituzionali, le piovono addosso: le nostre scuole, le nostre associazioni, i nostri comuni, racconteranno le loro “buone pratiche” per la costruzione di una nuova, più civile e pacifica convivenza nel rispetto di tutte le persone, qualunque ne sia le provenienza .

Assessore Servizi alla persona, famiglia e Solidarietà sociale
Dr.ssa Valeria Valioni
 

Note a cura di Francesco Licata, segretario del Circolo PD di Saronno

L’evento si svolgerà presso il teatro Giuditta Pasta di Saronno (VA).
Il pranzo si svolgerà invece presso l’istituto Castelli, via Mons. Castelli, scuola alberghiera, sito a 50 mt. dal teatro.
 
INVITI E DISTRIBUZIONE NEL TEATRO
Sono stati rivolti inviti a tutte le autorità provinciali, parlamentari nazionali ed europei e consiglieri eletti in Regione, il commissario provinciale, il Prefetto, i responsabili provinciali e locali delle forze dell’ordine, i rappresentanti provinciali di sindacati e categorie produttive, il mons. Prevosto, i consiglieri comunali di Saronno, i sindaci ed amministratori dei comuni del Distretto (Caronno Pertusella, Uboldo, Cislago, Gerenzano, Origgio), i dirigenti scolastici di tutti gli istituti cittadini. Saranno inoltre invitati gli amministratori di Malnate, Tradate, Samarate che hanno aderito al progetto SPRAR con Saronno. .
 
Saranno inoltre invitate tutte le Associazioni facenti parte il tavolo immigrati distrettuale. 
In galleria saranno invitate le delegazioni delle scuole.
 
INTERVENTI PREVISTI
il dibattito è previsto tra le ore 11.00 e le ore 13.00 circa.
 
Il dibattito, moderato dal giornalista Gad Lerner, sarà preceduto dal saluto del Sindaco Dott. Porro. Sarà presente al tavolo dei relatori anche Don Virginio Colmegna della Casa della Carità di Milano.

 

 

 

 

 

 

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