Saronnopiu.com - Il portale delle aziende e dei negozi di Saronno e dintorni

Frase esatta: Sí No     Ricerca avanzata

 

Il sindaco prenda una posizione su quanto dichiarato dalla Stamerra

Notizia letta 2321 volte
Articolo in: - Politica  

Saronno

Raffaele Fagioli e Angelo Veronesi 25/09/2013

Il sindaco prenda una posizione su quanto dichiarato dalla Stamerra Raffaele Fagioli e Angelo Veronesi
Alla Festa per i 50 anni dell'asilo nido Gianetti è stato invitato anche il parroco don Armando. Nel dibattito fra gli organizzatori è intervenuta anche la consigliera comunale Oriella Stamerra del PD di Saronno che, fuori tempo massimo forse per evitare il confronto con i rappresentanti del Comitato di Partecipazione, ha criticato il fatto di invitare il parroco per fare una benedizione.
 

A dire della consigliere Oriella Stamerra: "Nell'invito a Don Armando benissimo un suo intervento di partecipazione, però eviterei di proporgli un atto liturgico fortemente connotato quale è la benedizione. Vista poi la grande presenza di famiglie il cui credo religioso presumibilmente è quello musulmano, estenderei l'invito a partecipare anche al capo di tale comunità".

Chiediamo al signor sindaco Luciano Porro, che è stato eletto anche coi voti dei cattolici, cosa ne pensa di questa presa di posizione della Sua consigliera comunale.

La consigliere Stamerra sta rovinando la festa per l'asilo, che comunque si farà con la benedizione di don Armando, come ha deciso il comitato di partecipazione.

Quella della consigliere comunale Stamerra è comunque una presa di posizione netta contro la Chiesa cattolica e contro la libertà di culto e di professare la propria fede.

La consigliere comunale Stamerra sarà libera di credere o meno alle benedizioni, ma non c'è niente di male a lasciarle fare.

Se da una parte è una semplice questione di tolleranza religiosa visto che una benedizione non ha mai fatto male a nessuno, perché volerla impedire?
Siamo di fronte a una riproposizione nostranotta dell'Unione Sovietica contraria a qualsiasi forma di religiosità?
La laicità dello Stato non vuol dire cacciare la religione dalla Repubblica, che siamo tutti noi. Lo Stato è solo una forma di aggregazione politica e non è un soggetto al quale immolare la nostra umanità.

D'altra parte quella della consigliera comunale Stamerra è una presa di posizione contro la Costituzione che sancisce la libertà di professare la propria fede. Ognuno è libero di professare la propria fede anche attraverso atti che la consigliere Stamerra considera come liturgici.

Qualcuno dirà che abbiamo scatenato noi la solita polemica. È colpa della consigliera Stamerra che non sa perdere occasione per provocare e buttare in politica anche una semplice benedizione. Se ci sarà polemica sarà comunque un bene, perché  talvolta è necessario alzare la voce per svegliare le coscienze assopite.

Il sindaco Luciano Porro non può rimanere silente. Si svegli e dica qualcosa sulla presa di posizione contro la libertà religiosa della sua consigliere comunale!

Forse, immedesimatasi nel clima di asilo, la consigliera Stamerra pensava di essere "all'asilo Mariuccia" e si è messa a fare i capricci come i bambini pensando di fare dispetto a qualcuno e sembra fare come i bambini piccoli: se chiami don Armando, allora io chiamo il capo dei musulmani gne gne, cicca, cicca bu. Ma chiami chi vuole! Una benedizione in più non farà certo male ai bimbi che avranno di certo un comportamento più adulto.

 

 

  http://www.prov-varese.leganord.org/tuasez.asp?Str#...]

 

 

 

 

  • Busto Arsizio
  • Caronno Pertusella
  • Ceriano Laghetto
  • Cerro Maggiore
  • Cesate
  • Cislago
  • Cogliate
  • Gerenzano
  • Lazzate
  • Lomazzo
  • Misinto
  • Origgio
  • Provincia di Como
  • Provincia di Milano
  • Provincia di Varese
  • Rovellasca
  • Rovello Porro
  • Solaro
  • Turate
  • Uboldo
Working2000.it

 

Coronavirus: le informazioni e aggiornamenti dal Ministero della Salute

 

Numero verde: 1500

 

 

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.