Nuovo PGT: furbizie e stupidità
Articolo in: - Politica
Saronno
Roberto Strada 04/10/2013
Un progetto che stando alle indiscrezioni pubblicate, prevede un 40% destinato ad edilizia privata ed un 40% destinato ad attività artigianale e commerciale.
Naturalmente questo progetto è argomento di trattativa, ci dicono gli amici dell'associazione, trattativa che, sempre secondo l'articolo potrebbe portare nelle casse comunali oneri d'urbanizzazione sufficienti per edificare (sempre in quelle aree) la nuova scuola media Leonardo Da Vinci.
UN'INTERVENTO CEMENTIFICATORIO DI NOTEVOLI PROPORZIONI, CHE STRAVOLGEREBBE L'INTERO NORD EST DELLA CITTA', anche perchè l'obbiettivo nuova scuola media spiegherebbe l'interesse di questa amministrazione nell'inserire l'intera piazza Borella, l'asilo, la scuola media, la ex caserma dei pompieri e palazzo Visconti, negli ambiti di riordino urbanistico (ARU 3-4-5). Dalle aree Cantoni fino in centro tanto cemento di elevato valore economico.
Naturalmente tutto ciò sta avvenendo all'insaputa della città, che sta per essere investita nei prossimi anni da migliaia di metri cubi di nuovo cemento, da nuovo traffico e da nuovi bisogni di servizi, acqua ed energia. In silenzio il nuovo PGT regala nuova invivibilità e spiega la fretta e la poca voglia d'informare praticata dall'amministrazione Porro nell'iter di approvazione del nuovo Piano Territoriale.
L'assessore Campilongo, ben sapendo che questo progetto causerà nuovi problemi viabilistici si è affrettato a precisare l'utilità della nuova bretella ad est della città, che a suo dire, permetterà alle vie della zona di assorbire il nuovo traffico generato.
Peccato che si sia dimenticato d'illustrare il progetto nel suo insieme e di quantificare il numero di metri cubi che verranno edificati e la portata dell'impatto ambientale in progetto.
Questa giunta, che usa impropriamente alcune parole d'ordine ecologiste, senza applicarne realmente le strategie, che sorda ed arrogante difende gli interessi del mattone, facendosi finta paladina della difesa del suolo, pratica una politica urbanistica identica a quella delle giunte che l'hanno preceduta, dimostrandosi così, sempre più incapace di rappresentare quella svolta richiesta dai cittadini nel 2010
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