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Origgio: Piccole proposte per un paese più bello

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Articolo in: - Comunicati   - Editoriali  

Origgio

Paolo Balduzzi 11/05/2010

Origgio: Piccole proposte per un paese più bello Paolo Balduzzi

La qualità della vita si misura sulle piccole cose: il poter passeggiare tranquillamente in paese, il non dover prendere necessariamente l'automobile per fare una commissione, il risparmiare qualche soldo alla fine del mese e permettersi una cena o un weekend fuori porta con gli amici.

 

Nel nostro programma elettorale ho personalmente voluto che fossero inserite alcune proposte che andavano in questa direzione e, devo dire, tutti i membri del mio gruppo le hanno accolte con entusiasmo. Per questo motivo, ho la speranza che lo stesso entusiasmo sia presente tra i membri della maggioranza e del Consiglio comunale tutto. A dir la verità, infatti, il nostro è stato certamente il primo ma non l'unico gruppo a proporre alcune del le iniziative che illustrerò di seguito.
Pur essendo all'opposizione, credo infatti che il nostro gruppo debba impegnarsi a realizzare, per quanto possibile, le sue proposte elettorali. Stiamo quindi già lavorando per costruire una proposta seria e articolata alla maggioranza che impegni l'Amministrazione comunale a realizzare anche a Origgio queste piccole innovazioni; piccole cose, forse, ma che davvero potrebbero cambiare le nostre abitudini e migliorare la qualità delle nostre giornate.

- Il pedibus è la proposta a cui mi sento più affezionato. Si tratta di una forma di mobilità per gli alunni delle scuole elementari in particolare, alternativa all'autobus e all'automobile, e che si svolge grazie all'aiuto e alla collaborazione di volontari e vigili urbani. In pratica, i bambini vengono accompagnati dai genitori alle diverse fermate del pedibus e qui attendono di aggregarsi alla comitiva, guidata da alcuni addetti fino a scuola (e ritorno). Il pedibus è organizzato come un vero autobus, con linee, fermate, orari, autista, controllore e regolamento. Il costo è, ovviamente, nullo. Per la sua realizzazione, davvero, basterebbe solo una buona volontà organizzativa.

- la casa dell'acqua: l'Italia è tra i massimi consumatori mondiali di acqua in bottiglia; questi consumi così elevati comportano un enorme impatto ambientale, sia in termini di contenitori di plastica utilizzati sia in termini di traffico ed emissioni dei Tir che trasportano queste bottiglie. L'acqua dell'acquedotto è però spesso di ottima qualità e perfettamente potabile. È anche decisamente molto economica. Certo, questa qualità deve essere certificata e garantita da rigorosi controlli periodici, svolti dai laboratori delle aziende che gestiscono il servizio idrico e dalle ASL. Da tutte queste considerazioni è nato il progetto case dell'acqua: punti di distribuzione di acqua naturale e frizzante prelevata dall'acquedotto. Molti i comuni della zona che hanno già installato i distributori d'acqua naturale e anche frizzante (Caronno Pertusella ha da poco inaugurato la sua casa dell'acqua).

- la casa del latte: anche sul nostro territorio da qualche tempo si è diffusa l'abitudine al consumo del latte crudo alla spina, tanto è vero che attualmente sono migliaia i distributori che offrono questa bevanda. Si tratta di un prodotto sicuro, in quanto erogato a temperatura costante tramite un distributore automatico sterilizzato. Le proprietà organolettiche e nutrizionali del latte restano inalterate e i consumatori trovano interessanti anche i prezzi di vendita, inferiori di circa il 25% rispetto a quelli commerciali. Molti i comuni della zona, Caronno Pertusella, Gerenzano, Cerro Maggiore, per citare i più vicini, che hanno già installato i distributori di latte. Questo è un modo molto concreto di valorizzare il commercio locale, offrendo servizi difficilmente presenti in un paese di piccole dimensioni come il nostro.

- il mercato della Coldiretti: questa proposta prevede la commercializzazione di prodotti tipici del nostro territorio (per esempio, mele, patate, salumi e formaggi, miele, etc.), con la possibilità per il cliente di acquistare prodotti a "km zero" e di controllarne facilmente la provenienza. Anche questa esperienza è già stata introdotta con successo in numerosi paesi della zona.

Paolo Balduzzi - notiziedalconsiglio.blogspot.co

 

 

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