Qualche parola sul corteo di sabato 22 settembre
Articolo in: - Comunicati
Saronno
Comitato Autorganizzato Saronnesi Senza Casa 27/09/2012
Il caro prezzi, infatti, per quanto riguarda il mercato immobiliare, impedisce a una grossa fetta della popolazione di poterselo permettere, perché la spesa legata alla casa è enorme e limita così il vivere impegnandolo in una necessità continua di produrre denaro per pagare affitti, mutui, e altre trovate capitaliste che non vorremmo nemmeno dover contemplare.
La quantità di forze dell'ordine per un corteo di un centinaio di persone era, come al solito, sproporzionata e paralizzante per la città stessa. Il dispositivo repressivo ha infatti bloccato il centro cittadino dal primo pomeriggio fino a sera, cercando in questo modo di allontanare curiosi e interessati. Soprattutto nelle vie del centro si è potuto notare come i dirigenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza abbiano giocato con le loro pedine, schierando qua e là cordoni a protezione del centro pedonale, già in passato attraversato da diversi cortei, autorizzati e non. L'intento era sicuramente quello di isolarci. Inutile sottolineare come non ci siano minimamente riusciti. Durante tutto il percorso, partito dalla stazione e finito nel quartiere Matteotti, le persone incontrate erano incuriosite, sorridenti, solidali, divertite dai numerosi cori e manifesti “occupasi” comparsi di fianco ad alcune agenzie immobiliari della città. Alcune persone le abbiamo sentite e viste anche incazzate per lo sperpero di soldi che lo Stato impiega in giornate come questa.
Il quartiere Matteotti in particolare ci ha accolto con piacere ed entusiasmo: abbiamo portato un po' di vita in una zona ai margini della ridente-Saronno-per bene, insieme ai nostri contenuti e qualche proposta a quei problemi legati alla casa che qui, più che altrove, sono all'ordine del giorno.
Come spesso accade dopo una giornata vissuta come quella di sabato,hanno iniziato a ciarlare parolai, politici e giornalisti. Abbiamo letto dei “finalmente una giornata tranquilla” o “per una volta niente incidenti”; ai soliti e inutili tentativi di distinguere tra cortei pacifici e violenti, tra buoni e cattivi, vogliamo rispondere così: “catastrofe è ogni giorno in cui non succede niente”. E noi crediamo che sabato qualcosa sia successo: abbiamo urlato, scritto e diffuso le nostre idee; il nostro obiettivo è quello di portare avanti la lotta per la casa, per mostrare a chi ne ha bisogno che ci sono strade alternative agli sfratti e agli sgomberi, che la solidarietà tra le persone è un'arma potente con cui poter resistere.
Le sensazioni del post-corteo sono più che positive, abbiamo avuto il riscontro che ci aspettavamo, a Saronno c'è un problema “case” e su questa questione, in virtù anche delle nostre personali esperienze, crediamo di poterci spendere.
Il percorso è lungo e irto di ostacoli, ma questo corteo così come l'occupazione del 13 luglio sono segnali positivi che ci dimostrano quanto sia giusta la strada imboccata.
Avanti tutta
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