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Un miliardo di euro destinato alle PMI

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Articolo in: - Archivio 2009/2015  

Dall'Italia e dal mondo

Cna Milano 12/04/2010

Un miliardo di euro destinato alle PMI
 Cna Milano
Cna Milano evidenzia solo la formalità dell'aiuto

Ci sono voluti anni, anzi decenni, prima che il sistema politico intervenisse in aiuto alle pmi. Finalmente il triangolo Politica-Banche-Grande Industria, dopo essersi convinto dell'importanza della Piccola e Media Impresa, ha predisposto il primo fondo d'investimento destinato ai piccoli. Ma sarà veramente così?
 

Ieri a Milano è stato firmato l'atto costitutivo della Sgr che gestirà i capitali di questo fondo del valore di 1 miliardo di euro finalizzato a sostenere la capitalizzazione e l'aggregazione delle pmi. Il suo Consiglio è composto oltre che dai quattro finanziatori (Intesa San Paolo, Unicredit, Banca Mps e Cassa Depositi e Prestiti) anche da Ministero dell'Economia, Abi e Confindustria.

"Ancora una volta siamo di fronte ad un provvedimento - commenta Cristina Croda, presidente Cna Milano (Confederazione Nazionale della Piccola e Media Impresa) - che solo formalmente interessa le piccole imprese. In realtà il fondo è indirizzato al rilancio di chi vanta grandi numeri. Potevamo aspettarcelo, dato che fra i suoi gestori non figura nemmeno una delle Associazioni che rappresentano le pmi, ma Confindustria. Che dire poi del fatto che a beneficiarne saranno solo quelle 15.000 aziende di cui parla Emma Marcegaglia che presentano un fatturato tra i 10 e i 100 milioni di euro.
Un numero irrisorio dato che solo in Lombardia ci sono più di 800.000 imprese, di cui il 98,2% con meno di 20 addetti. Se poi rapportiamo il dato alle 6.085.105 aziende registrate in Italia possiamo notare che il fondo agevolerà ben lo 0,002% del totale. Forse il declino della Grande Industria può giustificare il nuovo "interessamento" di Confindustria verso i piccoli, quelli che non hanno mai pensato di abbandonare il Paese?"
"Il tutto è aggravato - continua Cristina Croda - dalla posizione di Corrado Passera, guru di Intesa San Paolo, secondo cui in Italia avremmo bisogno di almeno un migliaio di imprese medie in più. A lui vorremmo ricordare che più le imprese si ingrandiscono e meno sono legate al territorio e che le pmi sono per loro natura in simbiosi con l'area in cui operano, da essa traggono risorse e per essa generano ricchezza; questo stretto rapporto fra le imprese, soprattutto le piccole e piccolissime, e il territorio ha rappresentato fino ad ora un sistema economico che ha permesso all'intero Paese di fronteggiare meglio di altri la crisi; un fatto riconosciuto e ammirato anche all'estero. Ma in Italia continuano invece a predominare solo gli interessi di pochi che non rappresentano certo le pmi".


Cna Milano

 

 

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