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Un nome nuovo

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Saronno

Associazione Culturale Otto&Marvuglia 11/11/2010

Un nome nuovo Associazione Culturale Otto&Marvuglia

Doppio monologo leggendario sulla misteriosa nascita di Federico e sulle avventure clandestine di Barbara che, indagando sulle proprie origini, si incontrano e si ritrovano sposati di Marco Pagani e Riccardo Rapella Con Jenny De Cesarei e Riccardo Rapella Musiche eseguite dal vivo da Adriano Sangineto e dal Coro dei Piccoli Pomeriggi Musicali Contributi video Francesca Pagani e Emanuele Siboni. Assistente alla regia Paola Ascenso
Regia di Marco Pagani

 

Associazione OTTO & MARVUGLIA presenta
UN NOME NUOVO


In occasione della
Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia

Debutto nazionale: 13 novembre 2010 ore 21 al Teatro Giuditta Pasta
Via I maggio - Saronno (Varese)


In replica
giovedì 18/11 ore 10 ore 15 e ore 21 - Pime - Milano
venerdì 19/11 ore 21 - Cine Teatro Nuovo - Abbiate Guazzone (VA)
domenica 21/ 11 ore 11 - Teatro Dal Verme - Milano
lunedi 2 maggio 2011 - Teatro le Forche - Massafra (TA)

La molla
"Chi sono io? Da dove vengo?"
È una domanda che fa parte delle grandi misteri dell'umanità.
Il percorso di ogni bambino nel diventare adulto è scandito da questa domanda.
Tutti ce lo domandiamo, da quando nasciamo, per tutti i giorni della nostra vita.
Tanto per cominciare sappiamo qual è il nostro nome e il nostro cognome.
E questo pone già un punto fermo nella nostra identità.
Per molti è facile rispondere. Per molti altri è impossibile.
La conoscenza dei genitori, dei nonni, delle radici do ognuno e contribuisce a formare l'identità, personale che è un diritto irrinunciabile, al punto da entrare a far parte della convenzione di New York dei diritti dei bambini, siglata il 20 novembre 1989
Questo spettacolo è dedicato a tutti i ragazzi perché diventino più consapevoli della loro forza , dei propri diritti e di quanto possono contribuire a migliorare il mondo degli adulti.
Questo spettacolo è dedicato a tutti quei genitori che hanno la voglia e il coraggio di rispecchiarsi nelle loro fragilità.

L'idea
Gironzolando su internet abbiamo trovato la lettera di una ragazza che racconta la sua condizione di figlia adottiva non riconosciuta alla nascita. L'attuale legge sull'adozione, (n°149 del 2001), consente ai soli figli riconosciuti dalla madre naturale, e successivamente adottati, raggiunta l'età di 25 anni, di conoscere l'identità dei propri genitori biologici
I figli invece non riconosciuti alla nascita possono accedere a tali informazioni, una volta trascorsi 100 anni dalla loro nascita,
Secondo le disposizioni del Codice sulla Privacy, il diritto a venire a conoscenza della loro identità sarebbe in conflitto con quello della donna che, al momento del parto, ha la possibilità di rimanere anonima e non riconoscere il neonato.
La legge attuale quindi decisamente ritiene il diritto del genitore prevalente sull'interesse del figlio, anche adulto, a poter conoscere le proprie origini.
Ma è verosimile ed ampiamente documentato dalla cronaca che molte madri, vissute in una lacerante sofferenza per tutta la vita, possano non trovare difficoltà, ma anzi un ampio sollievo, nel venire a conoscenza che il figlio abbandonato, forse per una scelta imposta da circostanze contingenti, ormai adulto, provi un intimo e profondo desiderio di conoscenza, ispirato da un sentimento conciliativo e riparatore.
La ragazza chiede nella sua lettera che la legge attuale venga modificata, prevedendo che il Tribunale dei Minori, valutata la richiesta di accesso ai documenti da parte dell'adottato, nomini un mediatore che verifichi se la volontà della madre sia ancora attuale o se essa esprima il consenso al superamento dell'anonimato attraverso una "revoca del diniego", alla luce delle mutate condizioni esistenziali.
Al di là del suo problema specifico, questa ragazza ci ha colpito per il suo intento: quello di cambiare una legge e renderla più umana. Una ragazza orfana, ma con un senso della propria identità molto forte e combattivo.
Qual è quindi la risposta alla nostra domanda iniziale?
Noi siamo sia figli dei nostri genitori, sia il risultato delle azioni che compiamo e delle decisioni che prendiamo nella nostra vita, abbiamo il diritto di sapere chi sono i nostri genitori e abbiamo il dovere di crescere e migliorare questo nostro mondo

La trama
Federico, trovato sul fasciatoio dei bagni dell'Autogrill sulla Milano Venezia da una signora grassa e un po' sudata che l'ha portato all'orfanotrofio, è un tipo sveglio e si mette in testa molto presto di cercare i suoi genitori quelli veri. Dove sono? €
Avvia delle indagini per ritrovarli e torna più volte in quello che è diventato il suo luogo di nascita, l'Autogrill. Non trova i genitori, ma fa amicizia con una ragazza straniera clandestina, Barbara, che, come lui, orfana dalla nascita, senza identità, e ridotta in condizione di schiavitù, vende fiori nel piazzale. Anche lei è una tipa sveglia, tanto che, una volta cresciuta abbastanza, per evitare la prostituzione o peggio, si specializza prima in borseggio e poi in furto con scasso con notevoli risultati. Hanno tante cose in comune anche la voglia di scoprire le loro origini.

La messinscena
Federico e Barbara, da casa loro, davanti al loro figlio appena nato che dorme nella culla, in due monologhi che si alternano, raccontano le loro storie che da parallele, si congiungeranno.
A volte gli stessi episodi, raccontati da uno o dall'altra, sembrano completamente diversi ed è ciò che innesca la comicità.
I due sono circondati da ricordi, dagli oggetti più cari che fanno da ponte con la loro infanzia.
Per Federico la musica e le canzoni sono la porta verso i suoi ricordi : ogni nuova famiglia in cui è capitato, ha lasciato in lui un ricordo musicale che adesso affiora. Sono sette le famiglie che ha cambiato, da quando è nato ai diciassette anni.
Per Barbara è l'olfatto la chiave dei ricordi. Il suo particolare dono di distinguere gli odori è la cosa che l'ha sempre aiutata a superare le più grandi difficoltà

Nella versione orchestrale, nata da una collaborazione con la giovane orchestra dei Piccoli Pomeriggi Musicali, la musica e i musicisti diventano di volta in volta commento, personaggi e parte integrante del racconto.

La replica in programma a Saronno è promossa dall'associazione LIBERI TUTTI
L'incasso sarà devoluto alla Fondazione PARADA.
Interverrà Parada -Saronno per raccontare la propria esperienza accogliendo nuovi e vecchi amici. Saranno proiettate le foto del concorso "IO in 3 megapixel" e premiata la foto vincitrice

Ingresso posto unico: € 15,00
Info tel 347 2347455
Facebook Liberi Tutti Onlus

 

 

  http://www.ottomarvuglia.it#...]

 

Per informazioni sulle repliche in programma :
Prospettica
Tel 02 34690968 fax 02 31801343
associazione.prospettica@alice.it
prospettica.promo@alice.it


Associazione Culturale
Otto&Marvuglia
Viale Papiniano 10 - 20123 Milano
tel 335 8394850
www.ottomarvuglia.it
info@ottomarvuglia.it

Ufficio stampa:
Monica Colombini
333 4465290
prospettica@alice.it

 

 

 

 

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