A cosa serve un tavolo
Articolo in: - Editoriali - Politiche sociali
Saronno
Valeria Valioni 16/03/2012

La prima cosa che viene in mente, nominando questa parte dell'arredo, è la tavola apparecchiata per pranzo e cena che ogni famiglia conosce come luogo di nutrimento ma anche di ritrovo e di scambio di opinioni. Questo significato si è trasferito nel linguaggio e nelle pratiche della politica e dell'amministrazione: quasi ogni giorno si convocano o si svolgono "tavoli di lavoro".

Ci si nutre del confronto di idee e di esperienze ; il rispetto reciproco e la condivisione di proposte e progetti sono ottimi alimenti per crescere insieme e maturare ipotesi di lavoro nelle quali, pur concorrendo ad obiettivi comuni in sinergia e con maggiore probabilità di successo, ciascuno riconosca il proprio ruolo, senza rinunciare alla propria identità.
Citerò alcune delle più recenti esperienze, “lavori in corso”, in cui il tavolo si è rivelato un momento efficace ed apprezzato da tutti per il valore aggiunto apportato dalla pluralità delle voci in campo rispetto a semplici riunioni “bilaterali”.
I tavoli distrettuali con il Terzo settore per la programmazione del Piano di Zona: due riunioni fino ad ora con moltissime realtà associative del territorio per ciascuna delle 4 aree tematiche identificate (anziani -disabili; minori; immigrazione; marginalità- disagio economico-salute mentale).
Nella prima riunione la curiosità di conoscersi, di sapere cosa fa e come opera ciascun componente del tavolo,scambio di esperienze e di indirizzi: un momento di arricchimento reciproco nella conoscenza delle risorse che offre il territorio.
Nel secondo incontro analisi dei bisogni insoddisfatti, proposte di progetti fattibili o meno: non un libro dei sogni ma elenco di quanto di buono si può e si deve cercare di fare mettendo in ordine di priorità le azioni in relazione alle (scarse) risorse disponibili. I tavoli si riuniranno a breve nuovamente per analizzare insieme la bozza di piano triennale che è scaturita mettendo insieme le loro proposte e quelle delle amministrazioni dei comuni del Distretto per un parere finale.
Il tavolo con ALER e le associazioni ed i rappresentanti degli inquilini del quartiere Matteotti: recentemente riattivato, sarà il punto di incontro e di confronto nel prossimo periodo di sviluppo del Contratto di Quartiere, con nuovi alloggi di alta qualità in cui realizzare gli insediamenti e nuovi progetti di partecipazione degli abitanti alla vita del quartiere.
Il tavolo sulla crisi e sulle azioni da mettere in campo recentemente attivato dal Sindaco con le associazioni imprenditoriali, i Sindacati, l’associazionismo solidale, rappresentanti del credito, nel quale si è registrato l’interesse di tutti a lavorare insieme per azioni comuni verso il sostegno delle famiglie colpite dalla crisi ed il rilancio del lavoro.
Infine ricordo i tavoli di lavoro interni all’Amministrazione tra settori diversi, con diverse professionalità: strumento potente per superare una visione limitata del proprio lavoro, tutta interna ai limiti imposti dai confini di competenza: un metodo di lavoro che pone al centro la sinergia verso obiettivi comuni può fare conseguire risultati più ambiziosi in tempi più rapidi.
Ed è questo che i nostri concittadini ci chiedono.
Vicesindaco
e assessore ai Servizi alla Persona, Famiglia e Solidarietà sociale
Valeria Valioni
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