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Erwinia Amylovora o "colpo di fuoco batterico"

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Articolo in: - Ambiente   - Comunicati  

Saronno

Comune di Saronno 18/04/2011

Erwinia Amylovora o "colpo di fuoco batterico" Comune di Saronno

Con ordinanza num. 73/2010, l'Ente Regionale E.r.s.a.f. ha dichiarato contaminata da erwinia amylovora, comunemente nota come "colpo di fuoco batterico", l'area di 1 chilometro di raggio attorno a via Monte Podgora 48.

 

Con ordinanza num. 73/2010, l’Ente Regionale E.r.s.a.f. ha dichiarato contaminata da erwinia amylovora, comunemente nota come “colpo di fuoco batterico”, l’area di 1 chilometro di raggio attorno a via Monte Podgora 48.


È dunque obbligatorio per i proprietari di piante sensibili (di seguito menzionate) eseguire alcuni trattamenti preventivi come:
• ingrossamento gemme, con prodotti rameici (250g di p.a./hl);
• entro 24 ore da eventi atmosferici che provocano la bagnatura prolungata della vegetazione, prodotti rameici, 50g di p.a/hl (100g/hl di ossicloruro al 50% oppure 200 g/hl di poltiglia bordolese al 25%);
• caduta foglie, rameici (250g di p.a./hl).


Elencate di seguito le piante interessate, con nome volgare  e nome scientifico:
• Pero (fruttifero e ornamentale) Pyrus
• Melo (fruttifero e ornamentale) Malus
• Azzerruolo, Biancospino Crataegus
• Cotogno da fiore Chaenomeles
• Cotogno, Melo cotogno Cydonia
• Cotognastro Cotoneaster
• Sorbo Sorbus
• Pero corvino Amelanchier
• Nespolo del Giappone Eriobotrya
• Nespolo Mespilus
• Agazzino Pyracantha
• Stranvesia/Fotinia Stranvaesia/Photinia

 

 

  http://www.comune.saronno.va.it#...]

 

Avversità: Colpo di fuoco batterico
Origine: Stati Uniti
Diffusione in Europa: Presente in tutti i paesi europei fatta eccezione per Portogallo
e Finlandia
Diffusione in Italia: Puglia (1990), Sicilia (1991), Emilia Romagna (1994),
Campania (1996) Lombardia e Veneto (1997)
L’Erwinia amylovora è l’agente patogeno responsabile della malattia nota come Colpo di
fuoco batterico. Sulle piante colpite si osservano disseccamenti repentini con
conseguente morte delle stesse in breve tempo.

La malattia colpisce numerose Rosacee Pomoidee e numerose Rosacee ornamentali e
spontanee.

Principali ospiti:
Pero (fruttifero e ornamentale) Pyrus
Melo (fruttifero e ornamentale) Malus
Azzerruolo, Biancospino Crataegus
Cotogno da fiore Chaenomeles
Cotogno, Melo cotogno Cydonia
Cotognastro Cotoneaster
Sorbo Sorbus
Pero corvino Amelanchier
Nespolo del Giappone Eriobotrya
Nespolo Mespilus
Agazzino Pyracantha
Stranvesia/Fotinia Stranvaesia/Photinia

SINTOMI
Possono manifestarsi su tutta la parte aerea della pianta in modo particolare in primavera
e in autunno.
Fiori
alla ripresa vegetativa si possono osservare avvizzimenti e annerimenti.
Frutti
dopo l’allegagione l’infezione passa ai iovani frutticini. I frutti si disidratano
progressivamente fino ad assumere un aspetto mummificato di colore nerastro.
Foglie e germogli
i germogli colpiti dall’infezione avvizziscono ed assumono colorazione bruno-nerastra. Gli
apici vegetativi si ripiegano a pastorale. Le foglie imbruniscono fino a diventare nerastre,
al tatto hanno consistenza cuoiosa.
Branche e tronco
si osservano cancri corticali (aree leggermente depresse di colore scuro e forma
irregolare), in corrispondenza dei quali la corteccia si screpola. Asportando uno strato
sottile corteccia in corrispondenza della linea di confine tra tessuto infetto e tessuto sano
si possono notare striature bruno-rossastre sul legno.
Fiori, foglie e frutticini colpiti rimangono attaccati ai rami, i tessuti rimangono umidi.
In condizioni di elevata umidità sulle superfici infette si può osservare la comparsa di
essudato batterico bianco-grigiastro in forma di piccole goccioline.

DIFFUSIONE DELLA MALATTIA
In primavera, alla ripresa vegetativa, le sorgenti di inoculo della malattia sono
rappresentate dai cancri. Il batterio si moltiplica e si diffonde sotto forma di essudato.
La disseminazione può avvenire tramite: insetti, uccelli, pioggia, vento, potature.
Condizioni che favoriscono l’infezione:
- presenza di numerosi cancri attivi;
- elevato impiego di concimi azotati e potature eccessive;
- temperature comprese tra i 15 e 32° C ed elevata umidità
Vie di penetrazione
Il periodo più critico per l’infezione è considerato l’epoca della fioritura, sia per quanto
riguarda la recettività delle piante sia per la diffusione dell’inoculo.
Il batterio penetra nella pianta attraverso:
- aperture naturali presenti su fiori e foglie (stomi)
- ferite causate da grandine, punture d’insetti, tagli di potatura, etc.

DIFESA.
Non esistono sistemi efficaci di lotta al colpo di fuoco batterico; il controllo della
malattia si basa sulla prevenzione.
Profilassi
- impiegare materiale di coltivazione sano, certificato , accompagnato da passaporto delle
piante;
- eliminare le fioriture secondarie;
- evitare le irrigazioni soprachioma (a pioggia);
- limitare le concimazioni azotate e l’uso di fitoregolatori;
- limitare le forti potature;
- nel caso vi sia la presenza di piante infette, procedere alla disinfezione degli attrezzi e
delle mani con soluzioni a base di acqua e varechina oppure con sali di ammonio
quaternari o con soluzione di benzalconio cloruro (1 g/l) + potassio nitrito (2,5 g/l);
- bruciare eventuali rami sintomatici, asportandoli con tagli effettuati almeno un metro dal
punto di infezione;
- effettuare ripetute visite per individuare sintomi, controllando anche ospiti spontanei
presenti nelle vicinanze;
- evitare di introdurre alveari in zone contaminate.
Trattamenti preventivi
- ingrossamento gemme, con prodotti rameici (250g di p.a./hl)
- entro 24 ore da eventi atmosferici che provocano la bagnatura prolungata della
vegetazione, prodotti rameici, 50g di p.a/hl (100g/hl di ossicloruro al 50% oppure 200 g/hl
di poltiglia bordolese al 25%);
- caduta foglie, rameici (250g di p.a./hl)
Si rammenta che è in vigore il Decreto Ministeriale 10 settembre 1999, n. 356
“Regolamento recante misure per la lotta obbligatoria contro il fuoco batterico (Erwinia
amylovora), nel territorio della Repubblica.”


Segnalare eventuali casi sospetti a:
Regione Lombardia
Servizio Fitosanitario Regionale
P.zza IV Novembre, 5 20124 Milano
Tel: 02/66711855 Fax: 02/67652757
e-mail: servizio.fitosanitario@regione.lombardia.it

A cura di Vincenzo Zagari

 

 

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