Saronnopiu.com - Il portale delle aziende e dei negozi di Saronno e dintorni

Frase esatta: Sí No     Ricerca avanzata

 

La memoria ci rende liberi

Notizia letta 1485 volte
Articolo in: - Comunicati  

Dall'Italia e dal mondo

Claudio Castiglioni 31/12/2009

La memoria ci rende liberi Claudio Castiglioni

Lunedì 4 gennaio 2010 alle ore 21,00 ci sarà incontro presso l'associazione GIVIS in via Biffi 7 - Saronno, per preparare una serata su: LA MEMORIA CI RENDE LIBERI, PALESTINA LIBERA Così come gli israeliani ci ricordano di non dimenticare il loro olocausto.

 

IO NON DIMENTICO L'OLOCAUSTO CONTRO LA PALESTINA!

"I loro corpi puzzavano perché giacevano, là dove erano morti, da troppo tempo. I bambini erano deboli, troppo deboli anche per stare in piedi, perché lasciati privi dell'assistenza delle loro madri morte.
Una donna, tagliata in due dal colpo di un carro armato.
Due donne uccise da un missile nel cortile della loro abitazione."

"Abbiamo tirato fuori dalle loro abitazioni più di 90 persone che erano rimaste intrappolate in casa. Il loro aspetto era orribile: sono rimasti senz'acqua e senza cibo per giorni e giorni. Lo spettacolo che si è presentato agli uomini della Croce Rossa era devastante. Abbiamo chiesto un passaggio sicuro all'esercito israeliano sin da sabato, ma il permesso ci è stato concesso solo oggi".

Il telefono alla radio locale squillava incessante. Richieste di aiuto e di cibo. Richieste di soccorso perché qualcuno li tirasse fuori dalle loro case che erano diventate della trappole.

Il carro armato che ha sparato sulla casa di Awni Al-Jaru era a soli 150 metri: "Ero seduto nella mia stanza quando ho sentito l'esplosione... Sono corso in soggiorno e ho visto mio figlio Abdel-Rahim. Gli ho chiesto dove fosse la madre e il fratellino Youssuf. Ho trovato mia moglie Albina spezzata in due parti e mio figlio Youssef sbalzato contro il muro. Albina non voleva lasciare Gaza, Youssef aveva solo 18 mesi"...

Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha diramato un comunicato molto duro contro l'esercito israeliano. L'accusa è quella di non prendersi cura dei civili feriti sul campo e di ostacolare le operazioni di soccorso, in grave violazione delle convenzioni internazionali. Il portavoce Pierre Wettach ha raccontato che quindici morti sono stati ritrovati nelle loro case nel quartiere di Zaytun, a Gaza, quando il permesso per il passaggio delle autoambulanze era stato richiesto ben quattro giorni prima.
il Comitato internazionale della Croce Rossa ha qualificato come "inaccettabile" il ritardo imposto da Tsahal (l'esercito israeliano) per autorizzare l'intervento dei soccorsi.

Claudio Castiglioni

 

 

  http://www.ildirittodisapere.com/2009/12/la-memori#...]

 

http://it.peacereporter.net/homepage.php

Questo genocidio è un crimine contro l'umanità, resta evidente la complicità americana ed europea davanti al mondo intero.

L'occidente in questo momento è impegnato a rimettere a posto il collasso del sistema capitalista che sta colpendo le bassi della ricchezza prodotta dal nulla.
Sono impegnati a progettare la difesa dell'oligarchia dalle future rivolte popolari.

Ciò che accade in PALESTINA serve come distrazione di massa per camuffare in parte il saccheggio globale a danno delle popolazioni mondiali.
Il vaticano punta il dito e accusa Israele che ha fatto di Palestina un lager a cielo aperto, ma con quale criterio morale?

La domanda da fare: Ci sarà un tribunale per i crimini di guerra compiuti da Israele contro il popolo palestinese sotto gli occhi insensibili dell'occidente?

 

 

 

 

  • Busto Arsizio
  • Caronno Pertusella
  • Ceriano Laghetto
  • Cerro Maggiore
  • Cesate
  • Cislago
  • Cogliate
  • Gerenzano
  • Lazzate
  • Lomazzo
  • Misinto
  • Origgio
  • Provincia di Como
  • Provincia di Milano
  • Provincia di Varese
  • Rovellasca
  • Rovello Porro
  • Solaro
  • Turate
  • Uboldo
Working2000.it

 

Coronavirus: le informazioni e aggiornamenti dal Ministero della Salute

 

Numero verde: 1500

 

 

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.