L'Oasi felina chiude i battenti?
Articolo in: - Comunicati
Provincia di Varese
Pamela B 13/07/2013


I volontari e le persone che hanno avuto modo di conoscerla, nei casi di 'emergenza gatto' a cui è sempre pronta a rispondere o nelle giornate di festa in cui l'Oasi è stata aperta proprio come lo scorso 30 giugno, sanno che Daniela è una persona onesta, di forte carattere e gentile; una donna che sta dedicando tutta la sua vita alla cura, al soccorso e al benessere dei suoi gatti, non solo quelli che ospita l'Oasi ma anche diverse colonie che le ha affidato lo stesso Comune di Castellanza. E che lo fa non solo dedicando il suo tempo ma anche, e soprattutto, il suo denaro, provvedendo alle necessità dei suoi pelosi: cibo, cure veterinarie, pulizia, ecc... una somma non indifferente per le forze di un singolo ma che non l'ha mai fermata.
Tutto questo pare non contare nulla per la nuova delegata che, ignorando il rispetto dovuto per l'esperienza trentennale di Daniela, ha avuto con lei un forte diverbio verbale sotto gli occhi attoniti delle volontarie presenti oggi all'Oasi, costringendo Daniela, accusata e offesa di fronte ad un silenzioso presidente che assisteva al diverbio senza prendere le sue parti ma suggerendole invece di staccarsi da Oipa e creare una nuova realtà, a dare le dimissioni da responsabile dell'oasi per lasciare tutto nelle mani di chissà chi.
Diverse domande restano senza risposta:
- perché la giovane delegata si affida al vociare di paese invece che difendere la comune causa felina e la sua collega volontaria Daniela?
- Se Daniela decidesse di tenere fede alla sua idea e dimettersi da volontaria responsabile dell'Oasi, che fine farebbero tutti i gatti, più di 80, che si trovano là?
- Chi di Oipa prenderebbe il suo posto recandosi all'Oasi ogni giorno per occuparsi di loro, anche quando il termometro segna -15° e non c'è il riscaldamento?
"Ha un carattere difficile" Mi hanno detto oggi di Daniela. Io la conosco da poco più di un anno e mezzo. Quello che so è che senza Daniela tante vite si sarebbero spente, tanti gatti non avrebbero mai trovato una casa, tanti altri avrebbero vissuto una vita senza decenza e nella malattia. QUello che so è che di persone come lei ce ne vorrebbero tante. Quello che vedo è l'amore per i suoi gatti e il sacrificio, una battaglia quotidiana che merita di essere rispettata, senza saccenza, senza la presunzione di credersi migliori, senza smania di potere o desiderio di prevaricare. Quello che vorrei, è che non la lasciassimo sola a combattere la sua battaglia.
Pamela B,
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