Libertà di stampa: la torta di Bonaiuti
Articolo in: - Editoriali
Dall'Italia e dal mondo
Marco Gisotti 12/02/2010
Bonaiuti ha detto che non verrà ripristinato il cosiddetto "diritto soggettivo" che riguarda i rimborsi che lo Stato elargisce al mondo dell'editoria no-profit.
Bonaiuti si finge un buon padre di famiglia quando dice "bisogna andare avanti con il sistema della 'torta': quando in una famiglia i soldi diminuiscono, si tagliano per tutti fette più piccole, in maniera il più possibile proporzionale. Come si fa in tutti i settori, in tutti i Paesi, ma ciò non significa che non si ami più l'editoria. Anzi, in questo modo la si difende".
Io non so di quale torte egli sia esperto, ma quella dell'editoria non è una torta ma un sostegno essenziale alla libera circolazione delle idee e quindi alla libertà di stampa. Bonaiuti mente tacendo che il sistema adottato non dà alcuna certezza sull'ammontare che spetta a ogni editore (come è, invece, oggi), impedendo di fare bilanci preventivi e di chiedere prestiti alle banche (che sono inevitabili, visto che i rimborsi pubblici arrivano due anno dopo che uno li ha spesi).
In altre parole, se non sarà ripristinato immediatamente il cosiddetto "diritto soggettivo", sarà come mettere una corda al collo a tutto il settore e stringere lentamente, finché - prima i più piccoli e i più deboli - uno a uno non chiuderanno tutte le oltre cento testate no-profit.
Chi sopravviverà? Certamente i più furbi e i meno
virtuosi, le famose "mele marce" dell'editoria: quelle brave a spendere poco
con prodotti di dubbia qualità e a farsi dare tanto. Insomma una riforma che
fa pulizia dei più virtuosi. Complimenti.
http://www.modusvivendi.it/2010/02/10/oggi-colpita#...]
Approfondimenti: Il Salvagente.it