Saronno verso l'adesione alla Città metropolitana
Articolo in: - Politica
Saronno
Valeria Valioni 28/09/2012
Una decisione difficile, ma inevitabile
Premessa
Il Decreto denominato “spending review”, convertito nella legge 7 agosto 2012 n.135, all’articolo 17 prevede che: tutte le province delle Regioni a statuto ordinario esistenti alla data di entrata in vigore del decreto (6 luglio) siano oggetto di riordino sulla base dei criteri stabiliti dal decreto stesso e sulla base delle proposte regionali; le ipotesi e le proposte di riordino avanzate in ogni Regione dal Consiglio delle autonomie locali tengano conto delle eventuali iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali; 12 province (gli attuali capoluoghi di maggiori dimensioni) vengono definite “città metropolitane” con contestuale ridefi- nizione dei loro confi ni, conseguente alle eventuali iniziative dei Comuni, e delle funzioni assegnate; con l’art. 18 vengano attribuite alle Città Metropolitane, oltre alle funzioni fondamentali delle Province le seguenti ulteriori funzioni: pianifi cazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali; strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, nonché organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale in ambito metropolitano;mobilità e viabilità; promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
Le ipotesi in discussione per Saronno sono: OPTARE PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO O SEGUIRE IL DESTINO DELL’ATTUALE PROVINCIA DI VARESE.
Le incognite sottese ad entrambe le scelte sono molte: non sono ancora normate le funzioni che verranno gestite dai comuni che confl uiranno nella città metropolitana e l’assetto organizzativo che la città metropolitana assumerà verrà in gran parte deliberato dopo la definizione dei confi ni territoriali, attraverso lo Statuto, che redigeranno i delegati delle città afferenti. Il Consiglio delle Autonomie Locali (C.A.L.) il 26 settembre ha messo a punto la nuova mappa delle province lombarde formulando una proposta ufficiale dove Varese confl uisce in un nuovo assetto con Como, Lecco, Monza il cui capoluogo, stante le regole, sarebbe Monza, la città più popolosa.
PRENDERE DECISIONI IN ASSENZA DI TUTTI GLI ELEMENTI DI CONTESTO È STATO ARDUO E RISCHIOSO, TUTTAVIA L’UNA O L’ALTRA SCELTA ANDAVA ASSUNTA DAL COMUNE ENTRO LA FINE DI SETTEMBRE, PERCHÈ IL C.A.L. RASSEGNERÀ ALLA REGIONE LE SUE DECISIONI ENTRO IL 14 OTTOBRE.
Argomenti Pro Area Metropolitana
Motivi di carattere storico (fi no a 85 anni fa Saronno era “milanese”), viabilistico e di trasporti (gli assi viari e la mobilità su ferro collegano la città principalmente a Milano ed ai comuni del milanese), sociale (il pendolarismo da lavoro e da studio gravita su Milano), culturale (i saronnesi utilizzano le proposte culturali milanesi), ambientale (l’inquinamento da PM10 ci accumuna all’asse del Sempione). In generale la città metropolitana sembra offrire un contesto ricco e stimolante di innovazione in ogni campo in cui Saronno potrebbe trovare uno spazio adeguato ed occasioni di crescita e sviluppo.
Argomenti Pro provincia di Varese trasformata
Dubbi sull’opportunità di introdurre in questo particolare momento economico e politico elementi di disordine e di squilibrio nell’assetto istituzionale: i riferimenti provinciali per molta parte della società civile sono solidamente strutturati (associazioni imprenditoriali e sindacali, associazionismo culturale e sociale, scuole, ecc...). “Il territorio del saronnese”, costituito dai 6 comuni del Distretto in provincia di Varese e da qualche comune limitrofo di altre province (Ceriano, Solaro, Rovello, Cogliate) verrebbe frantumato, in quanto non tutti i comuni che lo costituiscono appaiono intenzionati a fare lo stesso percorso, a parte Caronno Pertusella che lo ha intrapreso con decisione.
Non c’è tuttavia spazio per la “conservazione dell’esistente”. L’attuale provincia di Varese non esisterà più, nuovi equilibri ed assetti dovranno essere trovati dopo gli accorpamenti proposti.
Al termine di un percorso partecipato, denso di incontri e confronti, abbiamo quindi scelto quella che riteniamo essere l’opportunità migliore per la nostra città all’interno del cambiamento inevitabile. Lo abbiamo fatto rispondendo a due semplici domande: quale la vocazione di Saronno? Quali le prospettive per Saronno? Abbiamo ritenuto che la scelta migliore fosse quella a favore del miglioramento dei servizi per i cittadini, in relazione all’area di riferimento principale per i cittadini stessi, dentro un’ipotesi che vede comunque Saronno come polo di riferimento territoriale grazie alla presenza della stazione ferroviaria (collegamenti Malpensa, Milano, Orio al Serio) ed alle sue potenzialità come centro di servizi e di nuovo sviluppo nel settore della culturale e della formazione.
L’adesione di Saronno al territorio della città metropolitana impone ora, nel privilegiare l’autonomia e la riorganizzazione dei servizi per territori omogenei, di abbandonare la politica di campanile e di coinvolgere in questa nuova opportunità i comuni che appartengono storicamente e funzionalmente all’area del saronnese.
IL CONSIGLIO COMUNALE, COMPOSTO DA RAPPRESENTANTI ELETTI DAI CITTADINI HA DECISO A MAGGIORANZA PIENA DI PROSEGUIRE QUESTO PERCORSO.
Valeria Valioni
Vicesindaco di Saronno
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Articolo tratto da "In Piazza" n° 60, ottobre 2012